Descrizione
La silloge di Nadia Lisanti “Un silenzio a due voci” si presenta in una forma originale sia nei contenuti che nel dettato. Non parlo di stile, perché quello è impulso biologico inconscio e non dipende dalla volontà dell’autore. Nei versi, o nei interni all’ipermetro, è spesso sospesa un’atmosfera tra il lirico e il filosofico, e l’intreccio dell’ipometro con la tessitura lunga crea sincopati di forte resa musicale, o lacerti di racconto che portano con sé polemiche, pensieri che potrebbero assurgere a saggezza di proverbio, coinvolgimenti emotivi a cui non si resta indifferenti.
La poesia “ci parla”, mentre noi non possiamo che sentirla, (appunto, in silenzio).
Alessandro Masi
Libera –
Un libro tutto
Fabrizio –
Nadia usa la poesia per abbracciare visibile e invisibile, per fissare immagini e sentimenti, accogliendo tutto dentro di sé e donandolo al mondo attraverso le parole.
Sebastiano Adernò –
La poesia di Nadia Lisanti attraversa il mondo magico della parola. Si legge in bilico tra mondi di fiaba e pura realtà in un viaggio che ci arricchisce ad ogni passaggio. Libro consigliatissimo!
Conte Mariantonietta –
Ascoltare il proprio sé mi è accaduto leggendo “Un silenzio a due voci” di Nadia Lisanti. Per esempio chi, dopo il superamento di una qualsiasi crisi di relazione non voglia riprovarci o non si senta armato di nuovi entusiasmi, se non per quel passaggio di sensi (pag 56)? Peccato che il superamento di una crisi “o andare oltre Narciso” non puoi dirci come si fa, ma come dici alla pag 26 ” …di questo rigurgito di violenza godremo attese vergini”. Grazie Nadia
Maurizio –
Finito di leggere poco fa è stato come attraversare mare e monti con un aquilone sentendo il respiro per ispezionare i sentimenti del prossimo.
Grazie Nadia.